mercoledì 19 maggio 2010

rewired: il sito che m'immagino non è un sito.



qui sotto quello che ho scritto e pubblicato sul sito di re-wired, questo spiega un po anche come la penso su internet e i siti in risposta a chi, di tanto in tanto tra una birra e un cocktail mi chiede ma qual è il tuo sito preferito.


"l'idea non è di cambiare wired ma di creare un nuovo wired. Wired è (ad oggi) prima di tutto una rivista, c'è una redazione una direttore e un editore che decidono cosa pubblicare, come creare un numero, che copertina scegliere e per quanto siano bravi non riusciranno mai ad accontentare completamente i lettori.
il sito di wired può farlo.
il digitale ha intrinseco in se il concetto di on demand e questo è e deve esser sia nei contenuti che nella forma: un fluido di informazioni e tecnica. Un contenuto liquido che permetta di seguire una storia anche mesi dopo che sia stata pubblicata con aggiornamenti, rimandi, partecipazione degli utenti. Per la tecnica un wired.it che si adatti a me, si adatti alla risoluzione e alla connessione del dispositivo che ho tra le mani che sia uno smartphone, un tablet, un monitor tv wide o un eepc, che entri dove sono già (social, tutti mica solo fb o twitter...) che sia un hub completamente integrato legato a me grazie a un banale login.
Mi immagino un sito che abbia la stessa cura della rivista, una feature nuova ogni mese come ogni copertina cartacea, m'immagino un classico "calendario da blog" dove tornare ai numeri precedenti perchè una notizia oggi può non solleticare la mia curiosità ma può interessarmi tra un paio di mesi. M'immagino dei qr code sul cartaceo per saltare subito allo stesso articolo su mobile per non interrompere la lettura se costretto ad abbandonare la rivista per prendere il tram. un sito che mi parli se non posso leggere. un sito che sia un luogo digitale dove video, lettura, audio, visione si fondano, s'integrino uno nell'altro sempre in base al dispositivo che ho in mano o davanti. un sito che sia anche in inglese, se non altro perchè se di rivoluzione stiamo parlando facciamo si di venir capiti e lodati fuori dai patri confini, ma sopratutto per avere contributi da tutto il mondo. Un sito che mi conosca e si plasmi su di me sui miei gusti e interessi, un sito che sia diverso per ognuno dei suoi utenti e diverso a seconda del momento (media) che l'utente usa perchè è cosi che noi siamo. Un sito che non sia un sito per come sono i siti oggi figli di idee di un altro media. si sta parlando di fare un sito, figlio di una rivista, ma che stravolga prima le logiche che "stanno dietro" ai siti di oggi per esser "un sito nuovo" e non "un nuovo sito".
Ps
un sito che se mi conosce mi propone pubblicità che mi interessa, un sito dove non ci siano banner ma ci sia pubblicità, fluida anch'essa nei contenuti e nella forma."
Se siete d'accordo, se vi sto simpatico, se volete far parte del progetto, andate qui

immagine di Maggok