domenica 21 marzo 2010

Il gatto perde i peli soltanto in presenza di gente allergica.





quando ero piccolo un'estate a Vasto sotto le scale della villetta una gatta decise di complicarsi la vita mettendo al mondo una manciata di micetti; uno di quei micetti ha vissuto poi con me a Milano per tanti anni, si chiamava Birba, si come il gatto rosso dei Puffi, e non ha avuto una vita facilissima in mano ad un bambino come me.
Volevo bene a Birba, le volevo bene davvero e quando ci trasferimmo anni dopo andai con mia madre fino a Mantova dove Cesarina aveva una casetta vicino ai campi e piena di altri gatti e qualche tartaruga. Mi ricordo che in macchina al ritorno piansi, mi dispiaceva lasciare là Birba e sapevo che non l'avrei più rivista. Cesarina ama i gatti e amava Birba e Birba a sua volta preferiva passare il tempo in tasca del grembiule di Cesarina piuttosto che giocare con il suo aguzzino.
Io con Birba ci volevo solo giocare e quel suo esser altezzosa e indifferente tipico dei gatti mi faceva incazzare, Birba era mia e nella mia testa, come il suo alter ego disegnato, doveva rispondermi e accompagnarmi.

Molti anni dopo una rincoglionita è uscita a retromarcia da un passo carraio investendomi. Da quel giorno, per un curioso principio dell'essere umano, son diventato allergico a metà degli elementi che crescono e vivono su questo pianeta e cosi come posso mangiare la carne ma non il pesce, cosi come posso bere il latte ma non una spremuta d'arancia, cosi posso rotolarmi a terra con Sheeva non posso condividere un casa con un gatto.

Sfogliavo Vice qualche tempo fa e ho trovato questo articolo dove in Giappone, e sui giapponesi si può dire di tutto, secondo me Dio prima di farli s'era fatto un viaggetto con Raoul Duke,  ci son delle caffetterie stile Starbucks  piene di gatti. Mi chiedo cosa potrebbe combinare li un commesso stile Bigazzi.
Il povero Beppe ha finito di gironzolare intorno alle pere della cuoca Clerici per questa ricetta, vittima di questo mondo dove tutto va a trans e nessuno dice nulla ma se osi toccare i micetti, le minoranze, i senzatetto, i senzapalle e gli interisti ti ritrovi come minimo una denuncia. Chissenefrega se Bigazzi si mangia il micio?
Su facebook ho condiviso il link ed è stato l'oggetto che ha ricevuto più commenti in assoluto: 38. Qualcuno scherzava, qualcuno si è sentito offeso e altri semplicemente han colto la palla al balzo per cazzeggiare. La mia tesi era:

Mi dite la differenza tra gatto e coniglio?
son entrambi animali domestici e non sto parlando del cucciolo che avete in casa, ma dell'animale in se. perchè i gatti possono farla franca e il coniglio no? perchè non esiste un allevamento di gatti per alimentazione, cosi come i vitelli, gli agnelli, i capretti, i polli...... oppure gatto selvatico, come il cinghiale, il capriolo, il cervo..
perchè il gatto non si può mangiare? che siamo in Egitto?

Io d'indole mi sento liberale, nel senso più vero e meno politico: fatevi i cazzi vostri e lasciatemi fare i miei. Non ho mai pensato di mangiarmi un gatto, penso spesso alla micia ma è un altro discorso, non credo mi capiterà mai di mangiarlo ma non capisco questa perseveranza dell'uomo del XXI secolo di salvare e difendere le nicchie, le tribù, i deboli e gli oppressi, gli interisti (si lo so l'ho già detto, ma repetita iuvant e juve merda). Trascorriamo le nostre giornate in un mondo connesso e al contempo sconnesso, in un villaggio globale, dove un galletto di un paese di tre anime e mezza tocca il culo alla prof (mito!), lo filma col cellulare (stramito!) e poi lo carica su youtube (genio!) e quel culo finisce al tg1 (perchè?), nei talk show (perchè??) e si crea un movimento a difesa dei culi delle professoresse e cosi il video sparisce da youtube (nooooo!!).

Il fatto ancor più triste è che la prima minoranza salvata ne chiama poi uno stuolo al seguito e, ovviamente, nessuno si cura di questo stuolo che inizia a lamentarsi a sentirsi trascurato e il circo sposta i carrozzoni cercando la nuova vittima di se stessa da salvare, e cosi ti ritrovi con le Arisa, i Gentilini e un altro ammasso di idioti col culo di esser stati per 15 minuti dei casi umani da salvare.

ps
se per caso volete "salvare" qualcuno io vi consiglierei di interessarvi alla causa di Ada Stefan: Vittorio Veneto patria della ‘vergogna di Stato’ (--> è un tag, un hash tag, non so come chiamarlo ma guardate qui è uno dei tanti motivi per cui amo internet.)

l'immagine l'ho presa da qui e poi l'ho modificata. In un episodio dei Simpson Marge si mette a capo di un campanello di persone che per difendere una nicchia (homer) fanno cancellare Grattachecca e Fighetto nei cartoni animati però la vita è piu giusta: alla fine itchy and scratchy ritornano in TV.

mercoledì 3 marzo 2010

Macellaio Furioso e la Libertà Liberata.




oggi è mercoledì. Oggi è passato Rug "the paperboy" e ci ha lasciato, come bella consuetudine, delle riviste fresche di stampa. Piove, salto il post ufficio e vengo a casa con l'idea di tirar su la serranda di questa macelleria. Entro e vedo il mio bel divano blu, ci casco sopra e lui infame che mi trattiene e i buon propositi stanno per andare farsi benedire, ancora, un'altra volta. Poi tra tette e culi in digitale terrestre, sguardi ammiccanti e denti più bianchi della carta salta fuori un piccolo trafiletto dal titolo: SI ALLA CENSURA SUI SOCIAL NETWORK.
Titolo furbetto, penso, gli editori son gli stessi di Wired, quelli del Nobel per la pace a internet ma poi parte una lotta tra me e il divano che le crociate in confronto erano solo più lunghe, qui documentata in un video su Vimeo (eh già meglio portarsi avanti.. basta youtube!!)
Vinco, sembro Goffredo di Buglione sguaino il notebook e scrivo.
digito furioso contro quel 25% che placido e tranquillo si sta impiccando per le palle dichiarando: "ci vorrebbe un controllo preventivo su quello che viene pubblicato/andrebbero aboliti". basito. tentenno come quando ti prendi un colpo alla bocca dello stomaco. respiro ma fa male. ancora un po. ma è possibile che un quarto, uno-su-quattro, dei miei cari e amati connazionali sia cosi demente?

..:: pausa di sospensione per permettere alle sinapsi di attivarsi ::..

Non vorrei passare per un Orlando qualunque, non sono qui a difendere Facebook o Google o Twitter o Youtube (che pur lo meriterebbero vedendo come vengono descritti e trattati da chi palesemente non sa cosa sono), vorrei tanto sapere come si possa anche solo banalmente pensare di effettuare un censura preventiva su qualunque cosa.

è grave. gente, se il sondaggio fatto da Vanity è vero e lo è visto che c'è pure un bel bollino rosso con scritto A cura di IPSOS - associato a ASSIRM e guardate a fondo pagina quale logo appare :p, siamo ridotti peggio di iracondi e accidiosi al quinto cerchio dantesco.

sono basito e non riesco nemmeno a commentare gli altri dati snocciolati con superbia indifferenza.




è più di un anno che non scrivo nulla di nulla qui sopra ed è parecchio che la macelleria non tirava su la serranda. basta con le scuse, basta. Me lo dico da un po ma poi alla fine, sempre qualcos'altro da fare, altro da vedere, curiosare cercare.. spero di non tradirmi e non tradirvi (si è un eccesso di modestia, immagino che siate tantissimi) e di postare, di tnato in tanto, sempre qualcosa di supido, irrilevante, futile o ardito.

immagine di mag3737